Dr. Fornengo: “Dal 2010 con NanoBone®”

Casi clinici

Sinus lift con idrossiapatite nanocristallina (NanoBone®) e carico immediato nella
riabilitazione delle gravi atrofie del mascellare.

Dott. D. Fornengo, Dott. G. B. Fornengo, Odt. R. Ronco

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I dottori Fornengo, Bruno il padre e Davide il figlio, sono stati tra i primi clinici Italiani ad utilizzare NanoBone®. Gli abbiamo chiesto di condividere con noi le loro esperienze cliniche.

Dr Davide, dove ha impiegato principalmente NanoBone®?
L’abbiamo impiegato in varie situazioni cliniche ma soprattutto nei grandi rialzi di seni mascellari, sia tradizionali che con impianti zigomatici.

Qual’è stata la ragione del cambiamento?
La riabilitazione del mascellare posteriore, con la tecnica del sinus lift, è sempre stata sinonimo di lunghi tempi di guarigione prima di poter inserire le fixture e lunghi tempi di attesa prima che il paziente potesse essere riabilitato protesicamente.
Siamo rimasti colpiti dal lavoro che J. Meier pubblicato nel 2008 in cui nei pazienti trattati con NanoBone ha riscontrato istologicamente “un’organizzazione accelerata e una nuova formazione ossea che dopo soli tre mesi ha portato un solido strato osseo per un posizionamento degli impianti con stabilità primaria nell’aumento del seno mascellare”. Poiché un inserimento implantare precoce e un carico funzionale stimolano il nuovo osso e prevengono la perdita di volume, questa possibilità ci è interessata particolarmente.
Inoltre il lavoro di Canullo pubblicato su Clin Impl Dent Rel Res e il recente studio istologico nel 2012 di S. Ghanaati pubblicato su Implant Dent Relat Res. hanno riconfermato che “l’inserimento impiantare nelle regioni aumentate con NanoBone può essere considerato già dopo tre mesi”.

Eseguite inserimento e carico contestuale a tre mesi?
Nel 2010 J. Chow ha pubblicato sul JOMI un lavoro con cui ha dimostrato che nella sua casistica è possibile ridurre, in maniera predicibile, i rischi di sinusite mascellare nelle ricostruzioni del mascellare eseguite con sinus lift e carico immediato. Noi concordiamo con questa ipotesi.

Avete eseguito molti casi?
Dal 2010 abbiamo utilizzato sempre il medesimo riempitivo e la medesima tecnica chirurgica, descritti in letteratura, tra cui su più di dieci casi com impianti zigomatici con le modalità che è possibile vedere nel caso presentato.

nanobone-2Maggiori informazioni su Un commento a questo caso di rialzo con inserimento di un impianto zigomatico?
Nelle TC low-dose di controllo che abbiamo eseguito a 6 mesi è stato possibile verificare che:
– l’idrossiapatite nanocristallina è completamente colonizzata da osso rigenerato
– la densità ossea a soli 6 mesi dall’intervento è paragonabile a quella della corticale del mascellare nell’analisi colorimetrica degli hunsfield
– non vi è alcuna reazione sinusale all’idrossiapatite nanocristallina e le fixture non mostrano alcun segno radiologico di reazione avversa.